L’aspetto attuale della cappella si deve agli interventi diretti negli ultimi anni del XIX secolo da Luca Beltrami, nell’ambito di un più vasto progetto di restauro dell’edificio che in seguito coinvolse in modo incisivo soprattutto la facciata. A Beltrami spetta la ricollocazione del sarcofago di Teodolinda contro il muro di fondo (dopo la rimozione del grande altare barocco che aveva in parte intaccato la decorazione dipinta), il progetto dell’altarereliquiario della corona ferrea (in parte finanziato da Casa reale), il nuovo pavimento (realizzato da Augusto Brusconi) e la grande cancellata in ferro che sostituiva la precedente balaustra. Nell’occasione venne anche realizzata la prima campagna fotografica sistematica del ciclo pittorico, a cura del fotografo monzese Carlo Fumagalli (in seguito titolare con Gigi Bassani dello studio Montabone di Milano), che servì di base per la prima monografia moderna sulla cappella, predisposta dallo stesso Fumagalli con la collaborazione di Luca Beltrami (1891).