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Il culto del Sacro Chiodo

Il culto del Sacro Chiodo

Le celebrazioni della festa del Santo Chiodo si fanno risalire al 1576, anno in cui san Carlo Borromeo portò in processione la reliquia per le strade di una Milano flagellata dalla peste. Da allora fino ad oggi, ogni anno in occasione della festa dell’Esaltazione della Santa Croce, a ricordo di tale evento, a Milano come a Monza si svolgono riti e celebrazioni.
A Monza, nella terza domenica di settembre, la Corona Ferrea viene inserita in una croce reliquiario che, con l’Arciprete del Duomo scortato dagli Alabardieri, attraversa le vie della città in processione fino a ritornare in Cappella di Teodolinda per la venerazione della reliquia da parte dei fedeli.
Allo stesso modo a Milano il Santo Chiodo, oggi conservato nell’abside del Duomo, a 40 metri di altezza, viene portato a terra durante il rito della Nivola in cui l’Arcivescovo, salendo su una struttura – a forma di nuvola appunto – ideata nel XVII secolo e decorata in cartapesta, viene sollevato da un argano fino a raggiungere il tabernacolo. Anche qui la reliquia rimane esposta all’adorazione dei fedeli per 40 ore, prima di essere nuovamente riposta.